Monte Longara
Latitudine: 45,919410 | Longitudine: 11,551098ù
Zona/e dell’Altopiano:
-
Longara - Campomulo
– La monticazione è la salita del bestiame al pascolo per l’alpeggio.
– Si consiglia di consultare il sito web e i profili social della malga per aggiornamenti su attività e servizi.
Monte Longara
Latitudine: 45,919410 | Longitudine: 11,551098ù
Zona/e dell’Altopiano:
Malga Longara davanti può contare su un panorama unico che guarda verso la conca centrale dell’Altopiano. Dal monte che gli dà il nome, il territorio della malga si estende fino a Val Salina, Val Croce Longara, e al Monte Kaprust. I pascoli, facilmente percorribili, sono enormi distese verdi nell’area centrale, mentre gruppi di conifere caratterizzano la zona della Val Croce. Transita per la malga il sentiero CAI 850 che da Gallio sale a Malga Fiara, che permette anche di raggiungere il vicino altare dedicato a Papa Giovanni Paolo II (che nel 1988 fece tappa in Altopiano per benedire Gallio ed Asiago) e, con breve deviazione, l’Osservatorio di Monte Cimon. Nella stagione invernale, parte dei suoi pascoli sono interessati dall’attività del comprensorio sciistico “LeMelette”, mentre nelle vicinanze si trovano le piste del Centro Fondo Campomulo.
La malga è inserita nel progetto Melken della Regione del Veneto, che prevede degli studi per la protezione del bestiame dall’attacco del lupo.
Ente competente:
Dal centro di Gallio si procede in direzione Foza percorrendo la S.P. 76 per 500 m. Al bivio per Campomulo si svolta a sinistra proseguendo per 4,2 km fino a loc. Melette. Da qui: divieto di transito al traffico veicolare.
Si imbocca la strada sterrata sulla sinistra in direzione Longara per 2,2 km.
Quando si arriva in malga, si entra nella “casa” dei malghesi e dei loro animali: è un ambiente accogliente e ricco di fascino, tutto da scoprire ma anche da rispettare. Ecco i nostri “consigli per l’uso”!
La vita del malghese è caratterizzata da lavori molto faticosi che iniziano prima dell’alba e continuano anche dopo il tramonto. Ad esempio… lo sapevi che ci sono due momenti dedicati alla mungitura? Uno prima di colazione e l’altro nel tardo pomeriggio.
Chiedi pure informazioni ma evita di entrare in spazi di lavoro non accessibili al pubblico e sii discreto: un volume di voce troppo alto può spaventare gli animali e disturbare chi si sta godendo la pace della montagna!
Sono animali pacifici e mansueti ma la loro stazza potrebbe metterti in situazioni poco rassicuranti… oppure dei comportamenti poco appropriati potrebbero impaurirli e provocare reazioni insolite e pericolose.
È sufficiente mantenere una distanza adeguata, evitando di fotografarle da troppo vicino, toccarle, infastidirle o guardarle direttamente negli occhi.
Se sei in compagnia del tuo cane, ricordati di tenerlo al guinzaglio e sotto controllo.
Quando ci si trova vicino a delle mucche, meglio evitare movimenti bruschi, camminare lentamente e senza manifestare agitazione. E, se si dovessero avvicinare un po’ troppo, allontanarsi con calma e senza voltare loro le spalle!
Chi percorre gli itinerari e visita le malghe sa bene quanto sia meravigliosa la natura, con i suoi paesaggi mozzafiato. Proprio per questo è importante non inquinarla con rifiuti che possono essere portati a casa e opportunamente riciclati o smaltiti.
Ai Malghesi dell’Altopiano e agli animali che lo abitano piacciono molto i turisti che si godono le splendide giornate tra passeggiate, aria fresca e relax… rispettando boschi e pascoli!