Valle di Portule
Latitudine: 45,951048 | Longitudine: 11,466505
Zona/e dell’Altopiano:
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Larici - Portule
– La monticazione è la salita del bestiame al pascolo per l’alpeggio.
– Si consiglia di consultare il sito web e i profili social della malga per aggiornamenti su attività e servizi.
Valle di Portule
Latitudine: 45,951048 | Longitudine: 11,466505
Zona/e dell’Altopiano:
Malga Portule (un tempo Malga Vaccarile) è collocata lungo l’omonima valle tra la dorsale di Cima Portule ad ovest e la Cima dell’Arsenale ad est. è una delle malghe più alte dell’Altopiano: il suo pascolo, infatti, si spinge quasi fino ai 2000 metri di altezza.
La bellezza degli orizzonti, assieme alla flora e alla fauna tipiche dell’alta quota, rendono questo luogo uno dei più suggestivi di tutto l’Altopiano.
Il pascolo è circondato da boschi in prevalenza di pino mugo, specie che, se non contrastata, tende a colonizzarne vaste aree, rendendole non più utilizzabili dal bestiame.
Le strade che conducono alla malga e i tanti sentieri della zona sono utilizzati dagli escursionisti per raggiungere luoghi capaci ancora di testimoniare le vicende della Grande Guerra, come la cannoniera in località Bocchetta Portule, scavata nella roccia dagli italiani e poi trasformata dagli austro-ungarici in zona di arrivo e partenza di un’importante teleferica a servizio delle retrovie del fronte.
Ente competente:
Da Asiago si percorre la S.P. 349 per Trento per 7 km. Al bivio di Valle di Galmarara si sale a destra per 5,8 km raggiungendo Malga Galmararetta. Da qui si prosegue per ulteriori 1,8 km fino al bivio per Malga Galmarara. Da qui: inizio divieto di transito al traffico veicolare.
Si prosegue sulla sinistra per 4,5 km trovando la malga sulla sinistra.
Quando si arriva in malga, si entra nella “casa” dei malghesi e dei loro animali: è un ambiente accogliente e ricco di fascino, tutto da scoprire ma anche da rispettare. Ecco i nostri “consigli per l’uso”!
La vita del malghese è caratterizzata da lavori molto faticosi che iniziano prima dell’alba e continuano anche dopo il tramonto. Ad esempio… lo sapevi che ci sono due momenti dedicati alla mungitura? Uno prima di colazione e l’altro nel tardo pomeriggio.
Chiedi pure informazioni ma evita di entrare in spazi di lavoro non accessibili al pubblico e sii discreto: un volume di voce troppo alto può spaventare gli animali e disturbare chi si sta godendo la pace della montagna!
Sono animali pacifici e mansueti ma la loro stazza potrebbe metterti in situazioni poco rassicuranti… oppure dei comportamenti poco appropriati potrebbero impaurirli e provocare reazioni insolite e pericolose.
È sufficiente mantenere una distanza adeguata, evitando di fotografarle da troppo vicino, toccarle, infastidirle o guardarle direttamente negli occhi.
Se sei in compagnia del tuo cane, ricordati di tenerlo al guinzaglio e sotto controllo.
Quando ci si trova vicino a delle mucche, meglio evitare movimenti bruschi, camminare lentamente e senza manifestare agitazione. E, se si dovessero avvicinare un po’ troppo, allontanarsi con calma e senza voltare loro le spalle!
Chi percorre gli itinerari e visita le malghe sa bene quanto sia meravigliosa la natura, con i suoi paesaggi mozzafiato. Proprio per questo è importante non inquinarla con rifiuti che possono essere portati a casa e opportunamente riciclati o smaltiti.
Ai Malghesi dell’Altopiano e agli animali che lo abitano piacciono molto i turisti che si godono le splendide giornate tra passeggiate, aria fresca e relax… rispettando boschi e pascoli!