Loc. Posellaro
Latitudine: 45,930855 | Longitudine: 11,372068
Zona/e dell’Altopiano:
-
Verena - Campolongo
– La monticazione è la salita del bestiame al pascolo per l’alpeggio.
– Si consiglia di consultare il sito web e i profili social della malga per aggiornamenti su attività e servizi.
Loc. Posellaro
Latitudine: 45,930855 | Longitudine: 11,372068
Zona/e dell’Altopiano:
Malga Posellaro è posta su un pendio ondulato ben esposto a sud, collocato tra l’Altopiano di Vezzena ad ovest ed il Monte Verena ad est. L’area di malga, caratterizzata da dolci ondulazioni e da pozze d’alpeggio ben distribuite, è delimitata a sud-ovest da un pendio piuttosto ripido seguito da salti di roccia. I suoi pascoli risultano particolarmente produttivi in quanto appartengono alla categoria del “poeto altimontano subalpino” e beneficiano di un clima mitigato dalla brezza che sale dalla Val d’Astico. Nelle vicinanze si trova la Sorgente degli Albi, utilizzata per le attività di malga. Il paesaggio è caratterizzato da maestosi boschi di abete, ricchi di funghi durante la tarda estate e l’autunno.
La viabilità che collega le malghe della zona, in inverno viene utilizzata per lo sci nordico. La malga può essere raggiunta tramite il sentiero CAI 621 La Singela, che sale dalla Val d’Astico lungo la sinistra orografica della Val Torra.
Ente competente:
Dal centro di Rotzo, si prosegue verso est per 3,3 km fino a loc. Mezzaselva. Si sale a sinistra verso gli impianti sciistici del Monte Verena per 8 km ca, lasciando sulla sinistra il bivio per Rifugio Campolongo. Al bivio dopo Malga Campovecchio, si prosegue sulla sinistra su strada asfaltata per 3,4 km fino a raggiungere Malga Mandrielle Vecchio Patrimonio. Si prosegue per 1,5 km e si svolta a sinistra al bivio, trovando la malga dopo circa 1 km.
Quando si arriva in malga, si entra nella “casa” dei malghesi e dei loro animali: è un ambiente accogliente e ricco di fascino, tutto da scoprire ma anche da rispettare. Ecco i nostri “consigli per l’uso”!
La vita del malghese è caratterizzata da lavori molto faticosi che iniziano prima dell’alba e continuano anche dopo il tramonto. Ad esempio… lo sapevi che ci sono due momenti dedicati alla mungitura? Uno prima di colazione e l’altro nel tardo pomeriggio.
Chiedi pure informazioni ma evita di entrare in spazi di lavoro non accessibili al pubblico e sii discreto: un volume di voce troppo alto può spaventare gli animali e disturbare chi si sta godendo la pace della montagna!
Sono animali pacifici e mansueti ma la loro stazza potrebbe metterti in situazioni poco rassicuranti… oppure dei comportamenti poco appropriati potrebbero impaurirli e provocare reazioni insolite e pericolose.
È sufficiente mantenere una distanza adeguata, evitando di fotografarle da troppo vicino, toccarle, infastidirle o guardarle direttamente negli occhi.
Se sei in compagnia del tuo cane, ricordati di tenerlo al guinzaglio e sotto controllo.
Quando ci si trova vicino a delle mucche, meglio evitare movimenti bruschi, camminare lentamente e senza manifestare agitazione. E, se si dovessero avvicinare un po’ troppo, allontanarsi con calma e senza voltare loro le spalle!
Chi percorre gli itinerari e visita le malghe sa bene quanto sia meravigliosa la natura, con i suoi paesaggi mozzafiato. Proprio per questo è importante non inquinarla con rifiuti che possono essere portati a casa e opportunamente riciclati o smaltiti.
Ai Malghesi dell’Altopiano e agli animali che lo abitano piacciono molto i turisti che si godono le splendide giornate tra passeggiate, aria fresca e relax… rispettando boschi e pascoli!